venerdì 13 giugno 2008
Amore fedele, sesso sicuro. La sicurezza è il cemento dell’amore, l’antitodo della gelosia. Sentirsi sicuri significa guardare lontano e non perdersi in sospetti che minano ogni progetto. Essere sicuri significa poter destinare le proprie energie a costruire e proteggere ciò che si ha, amore compreso, amore soprattutto. L’uomo è geloso, in logica primordiale, perché vuole essere sicuro che i figli partoriti dalla donna siano proprio i suoi e che quindi i suoi sforzi per farli crescere non siano destinati che a sangue del suo sangue. La donna è gelosa, sempre in logica primordiale, perché teme che un’altra donna rubi il benessere che il compagno le garantisce. Nessuno, in logica primordiale, pensa all’amore in quanto tale, entrambi sono, a loro modo, materialisti. La sicurezza è ciò che vogliamo per evitare di perdere le conquiste, rinunciando al progresso del sentimento. E con la sicurezza l’amore deve generare serenità. Serenità e sicurezza sono l’essenza dell’amore che ha perso i suoi connotati forti; così come la felicità è un attimo che tanto si aspetta e tanto si ricorda e tanto poco si vive, ma di cui almeno rimane la coscienza di averla provata. Qualcuno dice che la serenità è l’anticamera della felicità e dell’amore. Mah! Credo che ne sia lo sgabuzzino, dove la felicità e l’amore, ridotti all’osso, possono essere riposti. Vivere con serenità ci consente, come quando ci sentiamo sicuri, di amare meglio anche se ci si rende conto di non essere amati abbastanza o di non amare del tutto. Una forma di rassegnazione, no? Sentirsi sereni, come sentirsi sicuri, è una emozione fredda che non appartiene alla nostra natura; quindi tendiamo a confonderla con la noia, l’abitudine, la stabilità. Date sicurezza, avrete l’amore che conta, quello pratico. Date romanticismo, avrete l’amore che sognate, quello che se esiste non si sa dov’è.
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